Daniele Ferrara, un giovane di Bagheria, è stato finalmente assolto dalla Corte di Cassazione, ponendo fine a un lungo calvario giudiziario iniziato nel 2020. Ferrara era stato inizialmente accusato di evasione dagli arresti domiciliari e di furto di energia elettrica. Gli arresti domiciliari erano stati imposti presso l’abitazione del fratello, poiché Ferrara non poteva scontare la misura presso la propria casa, essendo coinvolto in un altro procedimento per rapina ed estorsione ai danni dei suoi genitori.
Secondo l’accusa, Ferrara avrebbe rubato energia elettrica allacciandosi abusivamente alla rete pubblica e sarebbe evaso dagli arresti domiciliari, poiché era stato trovato nell’appartamento di una vicina, comunicante con quello del fratello. Nel dicembre 2021, il Tribunale di Termini Imerese lo ha assolto dall’accusa di furto per mancanza di prove, ma lo ha condannato a cinque mesi e dieci giorni di reclusione per evasione. Questa condanna è stata successivamente confermata dalla Corte d’Appello di Palermo nell’aprile 2023.
L’avvocato di Ferrara, Raffaele Delisi, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, argomentando che la Corte d’Appello aveva erroneamente applicato la legge penale, non considerando la particolare tenuità del fatto, dato che Ferrara non era uscito sulla pubblica via. Il 5 giugno, la Corte di Cassazione ha accolto questa tesi, annullando la sentenza della Corte d’Appello e riconoscendo che l’allontanamento di Ferrara non era punibile poiché di scarsa rilevanza.
Con questa decisione, la vicenda giudiziaria di Ferrara si è finalmente conclusa, con la Corte di Cassazione che ha dato il giusto peso a un fatto ritenuto sostanzialmente tenue e non meritevole di condanna penale.
Per ulteriori approfondimenti: HimeraLive.it , LiveSicilia.it