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Assolto per abusivismo edilizio: fatto insussistente.

    Il Tribunale di Termini Imerese ha recentemente emesso una sentenza di assoluzione per B.F., accusato di abusivismo edilizio per la realizzazione di uno scavo di circa 20 x 20 metri e 6 metri di profondità in una zona vincolata paesaggisticamente. L’accusa della Procura era basata sulla presunta violazione delle normative edilizie e paesaggistiche, asserendo che B.F. aveva eseguito i lavori senza le necessarie autorizzazioni.

    Tuttavia, il difensore dell’imputato, Avv. Raffaele Delisi, ha contestato questa accusa dimostrando che le azioni di B.F. non integravano il reato di abusivismo edilizio. Delisi ha richiamato la giurisprudenza amministrativa, in particolare le interpretazioni del Consiglio di Stato riguardanti l’art. 6 del D.P.R. 380/2001, che regolamenta l’edilizia. Secondo questa giurisprudenza, gli interventi di movimenti di terra, creazione di impianti di irrigazione e raccolta di acque meteoriche, se finalizzati a scopi agricoli, rientrano nella categoria dell’edilizia libera e non richiedono autorizzazioni specifiche.

    Il Tribunale ha accettato l’interpretazione del difensore e ha condiviso l’orientamento giurisprudenziale che considera tali interventi come strumentali all’attività agricola, escludendo quindi la necessità di permessi speciali. Di conseguenza, il Giudice ha dichiarato l’assoluzione di B.F., stabilendo che il fatto non sussiste e che non vi era violazione delle normative edilizie e paesaggistiche nel contesto specifico dell’intervento eseguito.

    Per ulteriori approfondimenti: HimeraLive.it